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La psicoterapia è un luogo in cui poter essere accolti e prendersi cura delle proprie difficoltà ritrovando e muovendo capacità intime e personali; è uno spazio interiore che vuol dar voce e ascolto alla propria storia ed emozioni.

Il libro rosso di Jung per i nostri tempi

Cercare l'anima nella postmodernità (Edizioni Magi, 2 volumi, 2023)


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Una co-edizione dell'Associazione per la Ricerca in Psicologia Analitica (ARPA) e delle Edizioni Magi, in due volumi, a cura di Thomas Arzt, Murray Stein,  Mariapaola Lanti, Robert M. Mercurio e GianluigiPassaro.

Gli autori dei saggi raccolti in quest’opera riconoscono unanimemente che la pubblicazione postuma del Libro rosso di C.G. Jung, avvenuta nell’area anglosassone nel 2009 e in Italia nel 2010, è stata un dono oltremodo prezioso per il nostro mondo contemporaneo.
Similmente ai tempi instabili in cui si trovò Jung quando creò quest’opera un secolo fa (1913-1930), anche noi oggi ci troviamo di fronte a condizioni altamente turbolente e incerte e siamo travolti da un malessere spirituale, individuale e collettivo. Manca del tutto una narrazione capace di guidarci nel mezzo di una crisi mondiale caratterizzata da disastri ambientali, rapide innovazioni tecnologiche, guerre incessanti, sfruttamento delle risorse e assoggettamento dei popoli. Stiamo fronteggiando, malamente, uno stato generale di esaurimento e burnout, di confusione a livello personale e nell'ambito collettivo.
Studiosi e pensatori guardano sempre più alla monumentale opera di Jung come a una guida in grado di incantare nuovamente il mondo e di offrire una nuova e più profonda comprensione dell’homo religiosus.
Ognuno dei contributi ospitati in questi due volumi si muove, in maniera del tutto peculiare e originale e focalizzandosi su temi diversi, alla ricerca dell’anima nella postmodernità.

Il Disegno Narrativo Condiviso

Disegnare e raccontare nella psicoterapia con i bambini (Armando Editore)

Il Disegno Narrativo Condiviso è una tecnica grafico-narrativa che vede impegnati contemporaneamente bambino e terapeuta. Il disegno comincia tracciando su un foglio una serie di punti casuali (alcuni saranno del terapeuta, alcuni del bambino); successivamente, e ancora nello stesso tempo, la coppia terapeutica unirà tutti i punti con delle linee creando delle figure geometriche chiuse; infine, in ogni parte del disegno, a turno, ciascuno cercherà con la propria fantasia degli oggetti e dei personaggi, o parti di essi. Quando tutti gli spazi saranno sostituiti con dei disegni, paziente e terapeuta coloreranno insieme. Dopo aver disegnato e colorato, il bambino inventerà una storia in cui siano presenti tutti gli oggetti e i personaggi del disegno appena terminato, mentre il terapeuta la trascriverà su un secondo foglio.


"Il testo è un invito a immaginare, giocare e mettersi in gioco. Nel percorso terapeutico, come nella vita, l'intersoggettività è un'esperienza ineliminabile, non si può che essere insieme, generando un'area intermedia frutto inedito e creativo dell'incontro dell'unicità di ciascuno (...) Le conoscenze teoriche diventano nella stanza della terapia esperienza viva, permettendo all'Autore di scrivere un testo che propone in modo stimolante ed originale uno strumento noto da sempre nel lavoro terapeutico con i bambini e non solo: il disegno (...) L'immagine, l'immaginare e il raccontare, centrali per lo sviluppo e il divenire della vita psichica, dominano la scena. È un piccolo paziente a guidare Gianluigi nella creazione di quello che solo successivamente chiamerà Disegno Narrativo Condiviso ..." (Dalla Prefazione di Stefania Baldassari).


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