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La psicoterapia è un luogo in cui poter essere accolti e prendersi cura delle proprie difficoltà ritrovando e muovendo capacità intime e personali; è uno spazio interiore che vuol dar voce e ascolto alla propria storia e alle sue, alle nostre, emozioni.

Siamo fatti di storie. L'anima è tessuta di storie come il corpo di atomi. Siamo i ricordi, i racconti che abbiamo ascoltati, letti in musiche, libri, film, quadri, paesaggi, gli aneddoti della nostra vita e quelli che ci svelano gli altri. Siamo i sogni che ci accompagnano di notte e quelli che illuminano il giorno. Diventiamo reali e ci accendiamo quando incontriamo un altro volto, quando ci riconosciamo nelle sue emozioni, nei sentimenti, nei tratti che affiorano spontanei o nella luce particolare di uno sguardo. Le storie stesse, a ben vedere, non diventano reali perché i fatti che contengono sono accaduti o accadranno, ma si avverano quando sono raccontate. Siamo le nostre storie quando raccontiamo, e le storie degli altri diventano nostre quando un'altra voce le avvera donandocele.

Sulla pelle del mare

Tra migrazione, memoria e futuro (Moretti & Vitali Editori, 2021)


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Gli innumerevoli naufragi degli ultimi anni al largo delle coste italiane ci restituiscono il tragico rischio che le persone migranti sono disposte a correre per guadagnare la possibilità di un futuro e, al contempo, evidenziano con forza le responsabilità di chi, sulla riva dell’Europa, è invitato a contemplare la propria e l’altrui alterità così da accogliere, cambiare e lasciarsi cambiare.

Questo libro racconta del percorso terapeutico di un giovane uomo, Ouro, del suo viaggio di migrazione dal Togo all’Italia e, soprattutto, del viaggio intimo ed esistenziale intrapreso per avverare la sua “fiaba interiore” − la propria autentica essenza −, per compiere ciò che Jung ha definito cammino di individuazione.

L’idea di psicoterapia che qui si propone è quella di un incontro di storie e di narrazioni, di uno spazio e di un luogo intimi in cui è possibile ri-raccontarsi per tracciare nuovi significati e nuove prospettive.

La psicoterapia sarà uno dei luoghi in cui rivivere il ricongiungimento poetico con l’altro da sé per mezzo del quale è possibile scorgere la sostanza stessa dell’umano.

Il processo terapeutico sarà promosso dalla dimensione immaginale della vita e dalla finzione narrativa creata dalla coppia terapeutica attraverso il Disegno Narrativo Condiviso (Dnc) e grazie al racconto di credenze, riti e fiabe della terra di Ouro.

Per partecipare alla vita bisogna fare di essa un cammino, una migrazione tra luoghi di anima differenti, per contribuire − assieme a coloro che si incontrano − a migliorare il mondo, a continuarne il racconto, ad avverare storie, perché, al fondo, prestare ascolto alla storia di un altro vuol dire rendere la propria reale.

Visita la pagina dedicata al libro sul sito Moretti & Vitali

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Il Disegno Narrativo Condiviso

Disegnare e raccontare nella psicoterapia con i bambini (Armando Editore)

Il Disegno Narrativo Condiviso è una tecnica grafico-narrativa che vede impegnati contemporaneamente bambino e terapeuta. Il disegno comincia tracciando su un foglio una serie di punti casuali (alcuni saranno del terapeuta, alcuni del bambino); successivamente, e ancora nello stesso tempo, la coppia terapeutica unirà tutti i punti con delle linee creando delle figure geometriche chiuse; infine, in ogni parte del disegno, a turno, ciascuno cercherà con la propria fantasia degli oggetti e dei personaggi, o parti di essi. Quando tutti gli spazi saranno sostituiti con dei disegni, paziente e terapeuta coloreranno insieme. Dopo aver disegnato e colorato, il bambino inventerà una storia in cui siano presenti tutti gli oggetti e i personaggi del disegno appena terminato, mentre il terapeuta la trascriverà su un secondo foglio.


"Il testo è un invito a immaginare, giocare e mettersi in gioco. Nel percorso terapeutico, come nella vita, l'intersoggettività è un'esperienza ineliminabile, non si può che essere insieme, generando un'area intermedia frutto inedito e creativo dell'incontro dell'unicità di ciascuno (...) Le conoscenze teoriche diventano nella stanza della terapia esperienza viva, permettendo all'Autore di scrivere un testo che propone in modo stimolante ed originale uno strumento noto da sempre nel lavoro terapeutico con i bambini e non solo: il disegno (...) L'immagine, l'immaginare e il raccontare, centrali per lo sviluppo e il divenire della vita psichica, dominano la scena. È un piccolo paziente a guidare Gianluigi nella creazione di quello che solo successivamente chiamerà Disegno Narrativo Condiviso ..." (Dalla Prefazione di Stefania Baldassari).


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